Il numero di donne vittime della violenza uxoricida in un anno in Italia è superiore a quella di molte malattie ritenute gravi.
Tolstoj aveva già delineato, con grande chiarezza, quali erano, e sono tuttora, le ragioni profonde dell'incomunicabilità tra i due sessi. La sconcertante attualità con la cronaca odierna ci conferma la genialità dello scrittore russo.
La sonata a Kreutzer che vide la luce nel 1889, è certamente la più sofferta e drammatica di tutte le opere di Tolstoj dopo la svolta spirituale del 1880. Si sono voluti vedere in quest'opera forti elementi autobiografici: in quegli anni realmente la moglie di Tolstoj si invaghì di un musicista che frequentava la sua casa; ma la grandezza di Tolstoj sta nell'avere inventato un personaggio, una storia che diventa proiezione potente del tumulto del suo animo e dei suoi sentimenti.Un uomo ha ucciso la moglie. Viene processato e assolto. La legge dell'epoca riconosce ampie attenuanti per il delitto di gelosia. Ora è libero.Racconta la sua storia, l'incontro con la moglie, il matrimonio, le ragioni, le sue ragioni del delitto. E' destinato a raccontare, a rivivere. Ripercorre il tragitto: le sue idee sulla sessualità e sull'amore.
Questa rielaborazione, messa in scena da Luciano Bertoli, de "La Sonata a Kreutzer", invita lo spettatore ad entrare nell'animo del personaggio e svela, con ironia, ciò che ci rende tutti, sia uomini sia donne, responsabili di questa umanità malata, dove basse passioni ed egoismi portano a non riconoscere il supremo bisogno primario dell'uomo: l'amore
Il racconto, riletto e rivissuto dal protagonista ha origine dalla convinzione che il musicista non è che lo strumento attraverso il quale si diffonde il potere demoniaco della musica.
La rappresentazione scenica è molto semplice, scarna: richiama il salotto di una casa borghese; la musicista Ombretta Ghidini sottolinea con la musica e il canto dei nostri giorni quanto la musica stessa sia capace di scatenare la passione fra un uomo e una donna e trascinarli in un vortice dove non c’è posto per altre emozioni. La passione inoltre innesca – in maniera devastante – reazioni incalcolabili quali la gelosia, il possesso, che possono sfociare in atti delittuosi
“La musica mi mette in condizione di dimenticare me stesso, e la mia situazione reale, e mi trasporta in una situazione che non è la mia: sotto l’influsso della musica mi par di sentire ciò che in realtà non sento, di capire ciò che non capisco, di potere ciò che non posso.”L.Tolstoj